Ho conosciuto Vittorio e Martina quando il coronavirus era ancora sconosciuto.
Abbiamo a lungo progettato, immaginato e aspettato il loro grande giorno, quando all’improvviso, come tutti potete immaginare, le cose si sono fermate in un limbo che sembrava non avere fine.
Ma Martina non è una sposa classica: è tanto dolce e gentile quanto forte e determinata. Vittorio è la sua spalla, non ha mai ceduto all’idea del rinvio, anzi, ha sempre appoggiato tutte le scelte della sua compagna, anche in quegli appuntamenti dove mentre definivamo il da farsi, progettavamo in contemporanea il piano B.
Ma ce l’abbiamo fatta.
Il 6 agosto 2020, Vittorio e Martina convolano a nozze superando anche le limitazioni del periodo dettato dal covid, perché l’amore si sa… oltrepassa tutte le complicazioni.
Hanno scelto di dare testimonianza della loro unione attraverso il romantico rito simbolico celebrato sul sagrato della chiesa della Santissima Annunziata in Lone, angolo di paradiso di Amalfi, circondata da un suggestivo paesaggio naturale.
Martina, come ho già detto, aveva le idee chiarissime: la sua richiesta è stata pura semplicità e delicatezza.
Per questo per l’allestimento sono state scelte rose classiche, inglesi e olandesi, che evocano pieno romanticismo.
Presenti anche nel bouquet che la sposa stringe tra le sue mani andando incontro al suo sposo, sono state elemento decorativo ma anche filo conduttore di tutto l’allestimento.
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Il cerchio è stato un ulteriore elemento caratterizzante di questo matrimonio.
Scenario del rito simbolico arricchito da un imprevedibile ma altrettanto spettacolare arcobaleno, è stato presente anche per la decorazione della Wedding Cake, dove ho scelto di poggiare fiori freschi richiamando i tenui e leggeri colori delle rose indicate dalla sposa.
Nessun ostacolo può impedire a due cuori di unirsi… neanche in piena pandemia.
